di Lorenza Formicola per http://lanuovabq.it – –
Anche la Millî Görüş e la Hasene International, sotto la mezzaluna turca, hanno deciso di donare 10.000 euro alla nave Ong Sea Watch. Carola Rackete, oltre alle donazioni, tra le tante, della chiesa evangelica tedesca, del capogruppo dei Verdi nel Bundestag, Gregor Gysi, e dell’ex europarlamentare del Pd, Elena Ethel Schlein – come ha rivelato Fausto Biloslavo –, adesso ha anche l’appoggio dei fedeli islamici in Europa.
La Millî Görüş l’associazione islamica (in turco vuol dire ‘visione nazionale’) è un’organizzazione musulmana turca presente in un po’ tutta Europa. Sono stati contati circa 500.000 membri nel Vecchio Continente, tutti legati al movimento islamico che, finalmente, s’è schierato dalla parte della chiesa cattolica tedesca. Sembrano lontani i tempi dell’opposizione di uno dei fondatori della Millî Görüş – Necmettin Erbakan – alla visita del papa tedesco Benedetto XVI in Turchia, adesso che anche il cardinale di Monaco Reinhard Marx ha deciso di donare 50mila euro per le Ong nel Mediterraneo la Lifeline e la Sea Eye, che in queste ore sfida il governo italiano dopo la Sea Watch.
Il segretario generale della Millî Görüş Bekir Altaş, negli ultimi giorni, si era già speso a sostegno di Carola, contro la politica europea sull’immigrazione e contro il modus operandi del ministro Matteo Salvini. “Con la criminalizzazione e l’arresto dei soccorritori si è varcata la soglia della tollerabilità”, ha ammonito. L’intervento, però, dell’associazione islamica turca non è troppo una novità. Si tratta, infatti, di un organismo che opera in gran parte dell’Europa, in particolare in Germania, Austria e Italia. Ma anche in Danimarca, Svezia e Regno Unito.
In Germania, dove la presenza è più radicata che altrove, l’organizzazione è sotto osservazione speciale a causa dell’islamismo radicale. Ralph Ghadban, libanese esperto di islam in Germania, già qualche anno fa avvertiva che l’islam predicato in Europa nelle moschee controllate dalla Turchia tramite la Millî Görüş è talmente osservante della shari’a, “da esigere una netta separazione dai valori individualistici dell’Occidente”. E l’organizzazione è comparsa anche nei dossier dopo la nomina del cancelliere Merkel del turco Sinan Selen a vicepresidente del BfV – l’ufficio federale della Protezione della costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz) – perché il movimento islamico-nazionalista venisse monitorato. […]