La Corte dei conti ribalta in appello le assoluzioni con le quali il 16 aprile del 2015 si chiuse il processo di primo grado per l’acquisto nel 2005 da parte della Provincia di Milano del 15% delle azioni della Milano Milano-Serravalle dal gruppo Gavio. L’ex presidente Ds della Provincia Filippo Penati e di altre 11 persone sono state condannate a risarcire in danno di circa 49 milioni di euro.
Oltre a Penati che risponde di un danno pari a 19,8 milioni, in appello sono stati condannati coloro che all’epoca dei fatti erano il segretario generale della Provincia di Milano Antonio Princiotta (14,8 milioni), il capo di gabinetto Giordano Vimercati e il direttore generale Giancarlo Saporito (che dovranno pagare ciascuno 4,9 milioni) stessa somma di cui rispondono, tutti insieme, altri otto «convenuti».
Secondo la Procura della Corte dei conti della Lombardia, nell’operazione che permise alla Provincia di raggiungere il controllo della società, il valore delle azioni era stato sopravvalutato causando così un danno allo stesso ente pubblico che variava da 35,3 a 97,4 milioni e che per il Comune ammontava a 21,8 milioni.
«I miei avvocati faranno ricorso e tutto questo si scioglierà come neve al sole». Filippo Penati rilascia anche dichiarazioni personali: «Un anno fa – aggiunge – mi è stato riscontrato un cancro, e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita. Della vicenda Serravalle si occuperanno i miei legali»