Laura Pausini si è appellata ai social per chiedere la verità su quanto accaduto a Bibbiano, gli stessi social che poi l’hanno presa di mira e riempita di insulti. Il caso dei presunti affidi illeciti ormai è noto: a Reggio Emilia l’ex sindaco di Bibbiano del Pd sarebbe coinvolto nell’inchiesta Angeli e Demoni per aver violato le norme che regolano l’affido dei bambini portati via dalle famiglie per essere affidati a chi elargiva ingenti somme di denaro. Molti cantanti hanno chiesto la verità sui terribili avvenimenti di Bibbiano, tra questi anche Nek che su Repubblica è stato criticato professionalmente con l’accostamento delle sue canzone alle atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Poi è stato il turno della Pausini. Ma adesso la cantante, come riporta l’Adnkronos, ha deciso di reagire e dire la sua in modo chiaro e schietto. Non vuole battere in ritirata come alcuni haters le hanno chiesto e non vuole nemmeno tacere su quanto accaduto e così rilancia sui social con forza il suo appello: “Io non voglio essere schierata politicamente, non mi interessa farlo pubblicamente. Non è che tutto ciò che si pensa e si dice debba sfociare nella politica. Questa storia di Bibbiano è gravissima. Non si può stare zitti. Parlatene tutti, di qualunque partito siate! Come al solito i politici fanno a gara ad appropriarsi delle opinioni altrui. Eppure io ho detto subito che non parlo di politica ma Umanità. Sono una mamma e una cittadina italiana e queste cose mi colpiscono moltissimo”.
È sempre molto difficile in Italia – prosegue – commentare dei fatti di cronaca o attualità perché ti massacrano continuamente per qualsiasi cosa. Inventata o travisata. Io sono una persona molto fragile da questo punto di vista e sono molto schietta istintiva e genuina e per questo a volte è diventato un fatto di attualità che io abbia messo lo smalto a mia nipote al mare, o che mi prenda in giro e mi dica da sola che sono negata facendo una battuta chiaramente contro di me e pro Beyoncé… tutto viene raccontato descritto spettegolato in maniera diversa, esagerata a volte opposta a ciò che uno ha detto o ha fatto”.
Poi ancora: “Chi ha bisogno di sfogarsi, stavolta utilmente, tiri fuori la voce per parlare di questo scandalo”. A difenderla ci pensa il deputato pentastellato Carlo Sibilia: “La stampa italiana fa proprio fatica a parlare della tristissima storia di Bibbiano. Per fortuna c’è chi ci aiuta a tenere alta l’attenzione. Dateci una mano anche voi”. liberoquotidiano.it