L’Unar (il costoso ufficio della presidenza del Consiglio che dovrebbe occuparsi la promozione della parità di trattamento) cambia capo ma non vizio.
Dopo lo scandalo dei soldi pubblici alle saune gay, ora il nuovo direttore, uomo di Vincenzo Spadafora (M5s), spende un mucchio di denaro dei contribuenti per «riordinare» la storia dell’attivismo arcobaleno. Coinvolti solo gruppi militanti.
In particolare, UNAR dovrebbe occuparsi di monitorare cause e fenomeni connessi ad OGNI TIPO di discriminazione, studiare possibili soluzioni, promuovere una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità e di fornire assistenza concreta alle vittime. In realtà, si dedica ANCHE ad altro.