Paesi Bassi, gli agenti lavorano per la ‘mala’. Scandalo nella polizia

Da infiltrati nelle malavita a infiltrati per conto delle malavita. Nei Paesi Bassi la maxi-inchiesta sulle forze dell’ordine rischia di provocare un vero e proprio terremoto senza precedenti. Il crimine organizzato si sarebbe infiltrato nella polizia, secondo quanto riportato dal giornale Algemeen Dagblad (AD). Un documento confidenziale interno parla di decine di ufficiali sospesi o licenziati nelle scorse settimane per reati e accuse quali corruzione in ufficio, frode, condotta professionale scorretta, violazione del segreto d’ufficio, abbandono dei doveri e uso improprio dei computer della polizia.

Si teme che possa essere la punta dell’iceberg di quello che rischia di assumere le dimensioni di uno scandalo senza precedenti. Alla luce del rapporto che sta facendo tremare il mondo delle forze dell’ordine i sindacati di polizia olandesi avrebbero addirittura chiesto una formazione supplementare per resistere alle pratiche di reclutamento delle bande criminali. In particolare il presidente del sindacato di polizia NPD, Jan Struijs, riconosce le ‘falle’ interne, con la polizia che “deve fare molto di più” per migliorare la capacità degli ufficiali a evitare le collusioni clandestine con la la criminalità organizzata, che avvengono “a tutti i livelli” della professione, come dimostrano le prime inchieste del filone d’indagine.

A Utrecht, un alto ufficiale è stato licenziato ed è stato processato in tribunale dopo essere riconosciuto colpevole di aver ricevuto denaro da Ridouan Taghi, signore della droga attualmente sotto processo assieme ad altre 15 persone per una serie di omicidi di cui sono ritenuti responsabili.

Nella provincia meridionale del Limburgo un alto ufficiale e altri tre agenti semplici sono stati sospesi per “sospetto comportamento non professionale” dopo un’indagine condotta a loro carico. Ancora, ufficiali nella capitale olandese sono stati licenziati o sospesi per possesso di droghe pesanti, contraffazioni, manomissioni di computer ufficiali e divulgazione di informazioni riservate.

La situazione è seria. I casi di corruzione “accrescono il reciproco sospetto tra gli ufficiali e questo è davvero un grosso problema”, ammette Struijs. “Gli ufficiali devono essere in grado di fidarsi l’un l’altro ciecamente”, e invece adesso c’è un clima di sfiducia interno. Si auspica che il nuovo corso di addestramento possa permettere di risolvere il problema, che appare serio.

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