Francia: spese pazze ministro ”ecologista”, lusso sfrenato mette in crisi governo

Cene lussuose con gli amici a base di aragoste giganti e champagne, lavori da 63mila euro per migliorie dell’appartamento di servizio da presidente dell’Assemblea nazionale, un phon placcato oro da 500 euro, tre autisti, uno per lui, uno per la moglie e uno per i figli: tutto a spese dei contribuenti francesi, mentre lui risulta titolare di un alloggio popolare.

In una Francia ancora scossa dalle proteste dei gilet gialli, da tre giorni le spese pazze con i soldi pubblici del ministro della Transizione ecologica Francois de Rugy tengono banco sui quotidiani, dopo gli scoop del sito Mediapart sulle imprese del ministro e della moglie Severine Servat, giornalista di gossip.Ieri de Rugy è stato convocato dal premier Edouard Philippe e per ora sembra aver conservato la poltrona, anche se è stato bacchettato a dovere. Dopo due ore d’incontro Philippe ha detto che ogni figura pubblica deve sottomettersi alla “doppia esigenza di trasparenza ed esemplarità” e che il suo ministro deve “rispondere a tutte le domande che i francesi si pongono legittimamente”.

Resta la rabbia, mal dissimulata, all’interno della maggioranza macronista.Oggi il ministro si è difeso in un’intervista a Bfmtv: “non ho alcuno motivo di dimettermi” ha esordito. “L’ho detto al primo ministro che non me l’ha assolutamente chiesto”. De Rugy ha poi aggiunto di aver ricevuto il “sostegno” del presidente Emmanuel Macron. “Per forza uno può pensare di lasciare tutto quando viene attaccato mattino, pomeriggio e sera”, ma “non lo farò perchè sono molto arrabbiato quando leggo un articolo secondo cui occupo una casa popolare” ha aggiunto, sull’orlo della lacrime, definendosi “vittima di un inganno” da parte del suo agente immobiliare o del proprietario dell’immobile.

Quanto alle fastose cene dell’hotel del Lassay, sede del presidente del parlamento francese, “l’aragosta non mi piace. E’ stato fatto credere che abbia ordinato io di servirla. Detesto le ostriche, detesto il caviale… Lo champagne mi dà il mal di testa e non lo bevo”.Ufficialmente il governo fa quadrato attorno al ministro, ma nei corridoi ministri e parlamentari convengono sull’effetto negativo delle immagini di aragoste e vini di pregio (nei convivi “informali” si stappavano bottiglie da 500 euro della cantina del parlamento) tra gli ori e gli stucchi del palazzo.

“E’ una palata di terra sulla fiducia” verso i parlamentari, ha detto un ministro a Le Monde,. “E’ fastidioso perchè con il grande dibattito nazionale si era recuperato qualcosa”. Una figura chiave della maggioranza macronista sospira: “E’ l’idiozia del potere alla francese, funziona così, è stupido“. “L’hubris dà alla testa”.

Benjamin Griveaux, candidato per il partito di Macron Lrem a sindaco di Parigi parla di “immagine terribile” degli uomini politici. “E’ evidente che fa male, è evidente che dà un’immagine terribile ed è evidente che dopo l’anno che abbiamo vissuto, nel quale si sono stati chiesti degli sforzi, occorre dare l’esempio a ogni livello”. (askanews)