La Grecia svolta a destra. Le prime proiezioni confermano la vittoria di Nea Dimokratia alle elezioni politiche greche. Secondo i dati del ministero dell’Intero ellenico, basati sui voti reali, il partito guidato da Kyriakos Mitsotakis prende il 39,8% dei voti, aggiudicandosi così 154 dei 300 seggi complessivi in Parlamento.
A Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras, va il 31,6%, con 86 seggi. Seguono i socialisti di Kinal 8,3%, 23 seggi; il Kke 5,3%, 14; i nazionalisti di Elliniki Lysi 3,7%, 10; Diem 25 il 3,4%, 9. Al momento, non entra in Parlamento il partito di estrema destra Alba Dorata.
Alla sinistra manca completamente la consapevolezza delle conseguenze delle sue azioni. “Accettiamo il verdetto del popolo”. E’ con queste parole che il primo ministro Alexis Tsipras ha ammesso la sconfitta. “Abbiamo assunto decisioni difficili per portare la Grecia dove è oggi (all’inferno!, ndr) e abbiamo pagato un pesante prezzo politico“, ha dichiarato il leader di Syriza, assumendosi la responsabilità della sconfitta.
Ecco DOVE Tsipras ha portato la Grecia
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