Al vertice della Banca Centrale Europea la donna che fu zerbino di Nicolas Sarkozy. Noi non abbiamo dimenticato ciò che fu trovato in casa di Christine Lagarde nel 2013. Una lettera assolutamente imbarazzante e che saltò fuori nell’abitazione parigina della Lagarde durante una perquisizione per lo scandalo Tapie-Crédit Lyonnais.
Una lettera imbarazzante – Questo il testo, che serve a far capire chi sale al vertice dell’istituzione monetaria europea su decisione di Macron e Merkel.
“Caro Nicolas,
molto brevemente e rispettosamente:
Sono al tuo fianco per servire te e i tuoi progetti per la Francia.
Ho fatto del mio meglio e posso aver fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono.
Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un’ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole.
Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting.
Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace; senza sostegno, rischio di essere poco credibile.
Con la mia immensa ammirazione, Christine L.”
Questa lettera resta nel “curriculum” personale della Lagarde e spiega a sufficienza la sua sfrenata bramosia di potere. Quando si arriva a manifestarsi in modo tanto servile, si perde dignità e si lasciano per strada tantissimi dubbi sul proprio operato. Se per conquistare postazioni importanti per le quali si ammette di non essere capace “senza guida” vuol dire che si è pronti a tutto.
Festeggiano i padroni dell’Europa
Quando quel tutto riguarda i nostri quattrini, i diritti dei nostri popoli, le politiche monetarie dell’Europa, c’è da esserne davvero preoccupati. Non a caso, in queste ore, i detentori del potere europeo festeggiano le nomine. Un motivo in più per essere guardinghi se si è fuori da una pericolosissima stanza dei bottoni come quella rappresentata dai vertici dell’Europa.
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