Rackete libera, Cocer carabinieri: “Le leggi vanno applicate e non interpretate”

Il caso Sea Watch rischia di mettere in crisi il rapporto tra magistratura, forze armate e polizia. Qualcuno ne parla apertamente, altri preferiscono non esporsi. Quasi tutto il mondo militare e delle forze dell’ordine, però, non ha digerito la decisione del gip di Agrigento che ha rilasciato il capitano della Sea Watch, Carola Rackete.

Cocer carabinieri: “Le leggi vanno applicate e non interpretate”. “Quanto accaduto con la Sea Watch – commenta a Ofcs.report il delegato Cocer Carabinieri, Antonio Tarallo – dimostra quanto sia difficile per le forze dell’ordine far rispettare le leggi dello Stato Italiano e quanto sia sempre più ampia la distanza tra chi opera e chi giudica. Le leggi vanno applicate e non interpretate – sottolinea – altrimenti il caos ci travolgerà e noi poveri uomini in uniforme saremo sempre più vittime della delinquenza.

Senza parlare dei parlamentari che dovrebbero dare il giusto esempio e invece politicizzano tutto. La democrazia è stata conquistata con il sacrificio dei nostri avi e la stiamo distruggendo con i comportamenti personalistici di una schiera di dementi che non hanno capito che senza una politica di rispetto verso le forze dell’ordine e verso le leggi dello Stato tutto finirà male e la delinquenza prenderà il sopravvento sull’onestà”.  ofcs.report/internazionale

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Rackete libera, ammiraglio De Felice: costernato come tutti i veri militari. I magistrati non conoscono il diritto della navigazione. La motovedetta della GdF non sarebbe nave da “guerra”?Tutte le motovedette della GdF hanno la bandiera da guerra della Marina Militare!

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