“Il mondo al contrario. Chi viola la legge diventa un’eroina e chi ha difeso la patria tra un po’ passa per delinquente. Sono molto amareggiato. Questo provvedimento è davvero ingiusto ma soprattutto contiene molte inesattezze. A partire dalla definizione di nave da guerra. Lo sanno pure i bambini che l’imbarcazione della Guardia di Finanza è una nave da guerra perché issa il vessillo e ha i colori della Marina militare come nave da guerra”.
A parlare, in una intervista realizzata dall’inviato dell’Adnkronos, è uno dei finanzieri che presta servizio nel gruppo navale delle Fiamme Gialle di Lampedusa. Il militare ha riletto, più volte il provvedimento con il quale la gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete. E non riesce proprio a digerire quel passaggio dell’ordinanza sulla nave da guerra.
“In caso di guerra la gdf passa sotto l’egida della Marina militare – dice la fonte Guardia di finanza – lo sanno tutti. Tutti gli equipaggi Gdf sono equipaggi Cem, cioè appartengono al corpo militare marittimi. Secondo qualcuno dovevamo essere noi a essere puniti – dice – una assurdità. Noi abbiamo eseguito solo ordini legittimi e invece passiamo per chi commette un reato. Non ci sono più regole certe“.
E ancora: “Il collega ha eseguito ordini e gli è andata bene perché poteva rischiare la vita. Per il resto andiamo avanti ma non ci sono più le condizioni per lavorare bene, in serenità“.