Non c’è solo il dopocena dell’8 maggio scorso. L’ex sottosegretario Luca Lotti è stato intercettato dal trojan inoculato nel cellulare del pm Luca Palamara anche intorno alla mezzanotte tra il 15 e il 16 maggio. Quel giorno Palamara è informato dell’arrivo al Csm di un plico riservato sul suo conto proveniente dalla Procura di Perugia, è certo che le carte che lo riguardano finiranno sui giornali ed esprime dubbi sulla tempistica dell’invio, che collega alla sua decisione di sostenere Marcello Viola come prossimo procuratore di Roma. Il pm a tarda sera raggiunge l’ex ministro e i suoi commensali, come riporta il quotidiano “La verità” di oggi.
Fra i discorsi si parla anche del viaggio di Renzi in Qatar per vendere la As Roma di James Pallotta agli emiri. Lo svela Lotti: “Matteo era a Doha (inc.) ha detto ‘oh io la compro la Roma’ c’era scritto io la compro davvero la Roma, ma lo stadio si fa o no?” e Matteo gli ha risposto: ‘Guardi vediamoci a Parigi con Luca la settimana prossima…’ oh Luca lo stadio non gli si può garantire! Non siamo in grado di garantire lo stadio… il problema dello stadio si chiama Francesco Caltagirone che è contro questa operazione… di solito siete voi magistrati che arrivate su ‘ste (inc.) non noi politici… ma come fai a garantire...”.
Il Luca da incontrare in Francia – secondo quanto scrive La Verità – potrebbe essere Parnasi, l’imprenditore arrestato per corruzione nel 2018 proprio per il progetto dello stadio della Roma che dovrebbe sorgere sui terreni di proprietà di una sua società”.
Poi si parla anche della Lega e del governo. Palamara: “Ma questi così come fanno ad andare avanti, fammi capi’… adesso stanno esagerando”. Lotti: “Eh lo so, ho visto Giorgetti prima poi Francesca Verdini (la compagna di Matteo Salvini ndr) mi ha detto che poi ti racconterò… loro se non fanno il 35 (alle europee, ndr)… loro vanno avanti Luca, che è un bene anche per noi… che non saremmo mai pronti ora”. Palamara: “Sì se vanno avanti è meglio… però così diventa una cosa”. Lotti: “No e si dovranno aggiustare”. www.affaritaliani.it