Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi, è un fan di Mimmo Lucano e della Capitana Carola. Alle elezioni amministrative del 2018 si è presentato alla testa di una coalizione formata da Brindisi Bene Comune, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Ora Tocca a Noi (lista civica).
ESSERE UNO STRUMENTO DI OPPRESSIONE E NON SAPERLO
Lettera al Sindaco di Brindisi – – di Gianmarco Landi
Caro Sindaco Rossi,
sulla sua pagina Facebook ho letto un post con cui ha esplicitato un profondo anelito umanitario a commento dell’arresto della supposta capitana della Seawatch, una giovane donna bianca, ricca e figlia di un commerciante di armi tedesco.
Nel caso avesse cercato conferme pubbliche per essere riconosciuto come un uomo buono Le riconosco di esserci riuscito, ma mi chiedo se questa sua vena umanitaria sciorinata via Social Network fosse sufficiente per poter essere Lei riconosciuto anche come un buon politico schierato a favore delle istanze dei più deboli.
Lo Stato italiano è un Ente dotato di personalità giuridica e proprio Ordinamento informato ai principi di Democrazia, il che significa che i cittadini delegano a dei rappresentanti il potere di fare le leggi e a quelli come Lei di amministrare secondo norme sottoposte a cascata alla Legge fondamentale dello Stato, la Costituzione. Lo Stato è perciò edificato sui principi costituzionali denominati, giustappunto, dello Stato di Diritto. Gli uomini dello Stato per primi devono rispettare le leggi che ogni Stato s’è dato armonicamente insieme ad altri Stati sulla base di confini e rapporti di diritto e non certo di violenza privata. Da ciò si capisce perché anche una qualsiasi persona è obbligata ad essere rispettosa dello Stato, ancorché fosse un poeta, una rock star, un rasta punkabbestia o un’anima bella persuasa di lottare per fini nobili limitati dalla realtà di riflettere un proprio punto di vista.
I confini statali sono le mura della civiltà perché proteggono i perimetri dello stato di diritto che possono essere valicati solo con ossequio delle leggi. Se così non fosse e non accadesse, ci sarebbero in primis due vittime: il Diritto e la Democrazia, valori Universali occidentali che sarebbero dissipati dal darwinismo della Legge del più forte che mortifica il più debole. E’ per questo che i confini tra Stati si varcano attuando formalità di consenso di quel tal governo che è espressione democratica dei cittadini e delle loro Leggi, mentre ogni altro modo sarebbe foriero di conseguenze violente e barbariche.
Il Governo giallo verde può anche essere disprezzato, ma esso non agisce di testa propria ma secondo le norme che lo Stato gli ha dato.
Sindaco, con le sue perorazioni pro Carola, Lei propone la preminenza di una sovranità fatta da astrattezze umoral sentimentali all’insegna di un umanitarismo del tutto vago e su cui non credo abbia riflettuto abbastanza. In poche parole, così come un pretestuoso stato di necessità giustificherebbe lo speronamento di una vedetta della GdF in vetroresina da parte di una navetta d’acciaio più forte, allo stesso modo la Legge della Repubblica dovrebbe mettersi supina in ragione di propositi privati a sfondo umanitario più forte e predominante. Io questo principio non lo riconosco e non lo accetto in alcun modo!
Il suo post su Facebook non è un invito ad essere più umani, ma a sputare il nostro muco giallo sulla Carta costituzionale prima di accingersi a stuprare la Democrazia italiana inseminandola di liquidità umorali barbariche, con il fine ultimo ed inconsapevole di procurare a certe elite multimiliardarie piacevolezze di libidine mercantile estrema.
Ribadisco che non avverso il suo post, bensì lo rifiuto totalmente giudicandolo uno squallido post portatore del male assoluto.
Fare l’apologia di Carola significa perorare le ragioni dell’irruzione nei nostri porti da parte di Organizzazioni non Governative contro la Legge del Governo della Repubblica, e ciò vuol dire pretendere di mettere lo Stato e la sovranità del Popolo italiano in balia di arbitrari esercizi di ordine privato non governativo né democratico. In pratica significa che il Sindaco di Brindisi vuole sempre di più i cittadini colonizzati da organizzazioni non governative, peraltro giuridicamente domiciliate in nazioni che i loro confini li tengono sigillati. A livello di pratico, quindi, Lei fa un buon gioco alle grandi banche e multinazionali, che sono concettualmente organizzazioni non governative con fini economici espliciti, le quali da sempre in una dimensione sovranazionale aspirano di far prevalere le proprie ragioni particolari su quelle generali degli Stati di diritto, cioè a scapito diretto della Democrazia e dei popoli.
Il suo pessimo post agisce quindi nel senso di voler continuare ad inguaiare i cittadini italiani più deboli, condannandoli ad un lento processo di proletarizzazione cogente per fini transnazionali di globalizzazione. Se aprissimo i porti e consentissimo alle navi della Ong di riprendere a fare avanti e indietro da Tripoli, porteremmo altre masse di indigenti africani di massivo impatto sociopolitico, e chi è che rimarrebbe sempre più attaccato al tram, per non usare un termine di opportuno ma volgare richiamo fallico?
I Pronti Soccorsi d’Italia traboccano di persone e non hanno medicinali e logistica a sufficienza. Chi subisce questo malessere? Le politiche salariali degli ultimi 20 anni hanno abbassato in Italia i salari creando scientemente eccesso di offerta di lavoro a basso costo alla luce di una ricerca stabile di un livello di disoccupazione endemica (al contrario di quanto proclama la Costituzione), e questo fenomeno impoverisce i ceti popolari come Lei sa. Ha pensato a quanto queste migrazioni africane portino detrimento a chi deve lottare per pagare le bollette senza tenere il frigo di casa vuoto? Chi è che può avere interesse al perpetrarsi di questa squilibrata situazione del mercato del lavoro se non gli esegeti di interessi di enorme valenza finanziaria multinazionale? Per non parlare del degrado e dell’insicurezza che investono solo le zone d’Italia di fascia economica popolare, e che ovviamente crescerebbero nel loro forte disagio con ulteriori carichi umani provvisti da queste navi che solo l’ipocrisia e la stupidità non vogliono vedere per quello che in verità sono:
delle moderne navi negriere di esplicito fine politico ed implicito interesse economico.
Queste considerazioni non le interessano?
Ogni cosa ha delle conseguenze e una serie di costi di cui qualcuno dovrà portare il peso.
In conclusione, quando la bontà a tutti i costi ha fini e conseguenze chiaramente spregevoli, essa risulta essere barbarie, cattiveria e disumanità.
Lo capisce quindi, questo suo post su Facebook, in quale lato del campo sta giocando?
Lei è un buon uomo, non ho dubbi, ma ciò non Le impedisce di essere uno strumento in mano a chi è molto più potente ed intelligente di lei, così tramutandola in un sindaco perfido e malvagio che, alla fine della fiera radical chic, è dalla parte delle ragioni dei pochi ricchi contro quelle dei cittadini più poveri e sempre più disgraziatamente tali ogni volta che lo Stato di Diritto e il Governo Democratico vengono calpestati.
Cordialmente
Gianmarco Landi