L’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli con un lungo post su Facebook annuncia il suo addio a Forza Italia. E nel partito arriva il terremoto, con Toti all’attacco e Gelmini in difesa. “La misura – ha scritto Castelli sui social – è colma: errare è umano ma perseverare è diabolico”.
Nelle Marche, “in Forza Italia qualcuno mi considera di troppo. Rispetto le scelte di tutti ma prima ancora rispetto i miei principi e la mia cultura politica. Continuerò a impegnarmi nel centro destra, come prima e più di prima, ma nessuno può pensare di arruolarmi nell’equipaggio della squadra avversaria. Le battaglie le concludo sempre e solo dalla stessa parte in cui le ho iniziate. Me lo hanno insegnato quando avevo i calzoni corti”. Ad incidere, nella decisione dell’addio, anche il risultato messo a segno ad Ascoli, dova il centrodestra ha vinto con Marco Fioravanti, ma “Forza Italia evapora e sparisce a causa di gravi errori nella conduzione di un partito che ad Ascoli ha sbagliato tutto”. “In questo quadro così sconfortante – rimarca Castelli – colpisce in particolare che nessuno, tra i dirigenti regionali nazionali e regionali di Forza Italia che sono scesi in campo contro Fioravanti, abbia sentito il bisogno di ammettere i molti errori consumati ad Ascoli”.
“Di fronte alla procurata eutanasia di Forza Italia ad Ascoli – denuncia ancora Castelli – rilevo che dal 9 giugno scorso nessuno all’interno di Forza Italia Marche ha ritenuto di stigmatizzare l’abbraccio mortale con il Pd di Ceriscioli o, anche più semplicemente, ha provato a coinvolgere chi per dieci anni ha governato Ascoli per riparare la disastrosa situazione venutasi a creare in citta dopo il voto amministrativo . Lo scorso venerdì si è tenuta una riunione a livello regionale per parlare (anche) di Ascoli. Nessuno ha ritenuto utile ascoltare la mia opinione: ne prendo atto. Forza Italia Marche mi relega ai margini? È da parecchio che accade ma ne farò un ragione. Tutti sono necessari e nessuno è indispensabile”. adnk