ROMA, 21 GIU – Il Papa invita al dialogo, a considerare il Mediterraneo un “ponte”, evitando “ogni tentazione di chiusura identitaria”, aggiungendo che «Il Mediterraneo è il mare del meticciato». Nel suo intervento alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, a Napoli, ha citato “tutti i naufraghi della storia” nel contesto del Mediterraneo ed ha invitato i teologi ad essere “rete” a fare “solidarietà”.
“Ora che il cristianesimo occidentale ha imparato da molti errori e criticità del passato, può ritornare alle sue fonti sperando di poter testimoniare la Buona Notizia”. La teologia “può aiutare la Chiesa e la società civile a riprendere la strada in compagnia di tanti naufraghi (clandestini, ndr), incoraggiando le popolazioni del Mediterraneo a rifiutare ogni tentazione di riconquista e di chiusura identitaria”.
Chiusure che “si alimentano e crescono con le paure”. “Con i musulmani – ha aggiunto – siamo chiamati a dialogare per costruire il futuro delle nostre società e delle nostre città; siamo chiamati a considerarli partner per costruire una convivenza pacifica”.ansa
Dovunque ti giri c’è un imbecille globale che ripete sempre lo stesso discorso