Ogni volta che le banche centrali degli Stati membri dell’Eurozona “non hanno appoggiato le decisioni del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce), è stato alimentato il populismo”. È quanto affermato ieri, 18 giugno, dal presidente della Bce, Mario Draghi, durante il suo intervento al Forum della Bce sulle banche centrali in corso a Sintra in Portogallo.
Inaugurata il 17 giugno scorso, la riunione si conclude oggi. Secondo il quotidiano tedesco “Handelsblatt”, le dichiarazioni di Draghi sono una “critica indiretta” a Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, la banca centrale della Germania. Sostenitore di politiche monetarie restrittive, Weidmann è stato il critico più deciso delle misure espansive adottate dalla Bce guidata da Draghi. In particolare, nel 2012, nel pieno della crisi dell’euro, Weidmann è stato l’unico membro del Consiglio direttivo della Bce a votare contro l’acquisto di titoli di Stato a breve scadenza dei paesi membri dell’Eurozona da parte della Banca centrale europea.
Come ricorda “Handelsblatt”, tale strumento “a oggi non è entrato in funzione, ma ha contribuito a creare una certa sicurezza”. Weidmann è tra i possibili successori di Draghi al vertice dell’Eurotower quando il mandato dell’attuale presidente della Bce, avviato nel 2011, terminerà a ottobre prossimo. (Geb) © Agenzia Nova