“Usala, fa miracoli”. E l’arcangelo Gabriele porge una scatola della pillola dei cinque giorni dopo a Maria. È lo spot messo a punto da un gruppo di studenti dell’Istituto Giorgi-Woolf di Roma, che ha vinto il premio dell’iniziativa Informiamoci, promossa dalla Società medica italiana per la contraccezione (Smic) e l’associazione culturale Lacelta.
Per comporre il progetto è stato usato il dipinto del Botticelli, l’Annunciazione di Cestello, ma l’angelo, invece di portare alla Vergine l’annuncio della nascita di Gesù, le porta in dono una scatola di Ellaone, la pillola dei cinque giorni dopo. Il progetto, chiamato #Usalafamiracoli, è risultato il più votato dalla giuria e ha vinto il premio dell’edizione 2018-2019 di Informiamoci. Ma, sul web non sono mancate le critiche, che hanno etichettato lo spot come blasfemo, dato che usa immagini sacre per veicolare una pillola, che viene considerata abortiva e che va quindi contro i principi di quella religione da cui ha preso l’immagine per la pubblicità.
L’Upa, ulpristal acetato, noto come Ellaone, è molto venduto nel nostro Paese ed è in grado di impedire la gravidanza nell’80% dei casi, anche se assunta 5 giorni dopo il rapporto a rischio. La pillola contraccettiva d’emergenza blocca i recettori del progesterone, l’ormone che serve all’embrione per annidarsi e, per questo, da alcuni è considerata una vera e propria pillola abortiva.
Secondo quanto riporta la Verità, l’associazione Non si tocca la famiglia avrebbe scritto al Miur, protestando per i contenuti “in antitesi con i principi educativi del sistema scolastico”, che risulterebbero anche fortemente blesfemi, che non riconoscerebbero l’incarnazione di Cristo. Il dono dell’arcangelo Gabriele che porge Ellaone alla Vergine è stato visto anche come un insulto alla Madonna e su Facebook numerosi utenti hanno commentato sdegnati: “La foto è più che blasfema” e “Questo è un affronto di vilipendio all’arte e alla religione cristiana”.
Intanto, però, ai ragazzi vincitori è stata conferita una borso di studio da mille euro a testa. www.ilgiornale.it
Siamo in caduta libera. A parte le proteste di qualche associazione pro-life/family, ci sarà qualche prelato che batterà il pugno? O il misericordismo bergoglione (alibi di pusillanimità) ci farà digerire anche questo?