Scandalo Csm – Interviene anche il vicepresidente del Csm, David Ermini: “Smentisco in modo fermo di aver partecipato ad incontri con Palamara, Ferri e Lotti riguardanti le nomine di alcuni procuratori” precisa in una nota. “Dal giorno della mia elezione – sottolinea – il mio unico e costante punto di riferimento è sempre stato il Presidente della Repubblica”.
”L’incontro di cui si parla in un articolo, dal titolo fuorviante, pubblicato oggi su ‘La Verità’, si riferisce all’ottobre 2018, al periodo della mia elezione a vicepresidente del Csm – ricorda Ermini – quando ho avuto contatti con tutte le componenti della magistratura, compresi Ferri e Palamara, rappresentanti di Magistratura Indipendente e di Unicost, che, non è certo un mistero, hanno appoggiato la mia candidatura”.
”Ribadisco, non ho partecipato a vertici con quelle persone per parlare di nomine. Del resto, i toni e le espressioni che costoro usano nei miei confronti nelle intercettazioni sono la prova che mi consideravano un ostacolo per il raggiungimento dei loro piani” sottolinea ancora il vicepresidente del Csm. ”Accostare la mia persona a queste trame è un fatto di gravità inaudita – denuncia -. Provvederò pertanto a tutelare la mia onorabilità nelle opportune sedi giudiziarie sia civili che penali”. ADNKRONOS