Nel corso delle indagini dei carabinieri, è stato recuperato il video “proclama” di 37 minuti di Ousseynou Sy, l’autista che il 20 marzo ha tenuto in ostaggio 50 bambini, due insegnanti e una bidella, dando fuoco a un bus a San Donato Milanese. “Viva il panafricanesimo, combattiamo i governi corrotti e critichiamo la politica europea che sfrutta l’Africa“, diceva il senegalese. Per gli inquirenti il video non è pubblicabile per “rischio emulazione”.
Tra le imputazioni contestate a Sy, oltre alla strage (reato che prevede l’ergastolo) aggravata da finalità terroristiche, sequestro di persona, incendio e resistenza, ci sono anche le lesioni a 17 bambini, non solo per ferite ma anche per traumi da “stress” e psichici da “violenza emotiva”. I pm Alberto Nobili e Luca Poniz sono pronti a chiedere il processo immediato, dopo aver interrogato lunedì l’uomo.
Sy era intenzionato a portare il bus sulla pista dell’aeroporto di Linate per fare una strage. Come raccontato dall’autista stesso ai pm, ha agito per “fare un gesto eclatante che scuotesse il mondo”. L’uomo, di origini senegalese da 15 anni in Italia, è separato con due figli e con un lavoro come autista da oltre 10 anni. Il comune di Crema ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo contro l’uomo. Lo farà, ha spiegato dal sindaco, Stefania Bonaldi, per “sostenere le famiglie” e “perché rappresentiamo una comunità”. tgcom24.mediaset.it