“In una società aperta, pluralistica e democratica come la nostra, i libri sono e devono essere sempre più strumento di curiosità, quindi fonte e veicolo di libertà. La cultura, la vera cultura, può svilupparsi solo quando c’è la libertà, quando l’espressione del pensiero e dei sentimenti non incontra vincoli e censure. Voglio ringraziare la professoressa Dell’Aria che oggi è qui con noi: il suo lavoro e il suo esempio ci ricordano proprio l’importanza della libera espressione del pensiero, lo sviluppo della coscienza critica, e del ruolo che ha e deve avere la nostra scuola pubblica”.
“La cultura -ha aggiunto Fico- è libera di circolare quando la produzione letteraria o artistica non diventa uno strumento esclusivo di propaganda o di diffusione di un’unica ideologia o pensiero. Ma al contrario elemento dialettico, esaltazione di punti di vista diversi, di emozioni e scoperte. Lo dimostra la stessa storia del Premio Strega che significativamente è quasi coetaneo della nostra Repubblica, essendo nato nel 1947, un anno dopo il referendum del 2 giugno e un anno prima dell’entrata in vigore della nostra Costituzione. Il Premio è nato quindi nel momento in cui –dopo la liberazione dal nazifascismo– si è realizzata compiutamente la democrazia nel nostro Paese e si è tornati a scrivere e pubblicare liberamente”.
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