“Per me di manovre correttive non se ne deve neanche parlare”. Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio, parlando del vertice di ieri a Palazzo Chigi ai microfoni di Rtl 102,5.”Noi dobbiamo essere forti delle nostri convizioni – ha detto parlando della procedura d’infrazione della Commissione europea -, siamo paese fondatore e siamo al pari di Francia e Germania. Siamo paese che può pretendere rispetto. Abbiamo tutto quello che serve per pretendere che prossima Legge di bilancio aumenti gli stipendi e abbassi le tasse. Non credo che l’obiettivo sia andare contro l’Unione europea, ma dobbiamo abbassare le tasse e aumentare gli stipendi attarverso il diaologo”.
“Nessuno risucirà mai a mettermi contro il presidente del consiglio – ha aggiunto – che ha sempre portato avanti le battaglie alla Commissione europea. Non mi interessa andare allo scontro, per me di Manovre correttive non se ne deve neanche parlare”. (askanews)