Accogliere in famiglia un migrante non accompagnato che è già uscito dal sistema di accoglienza ma non è del tutto indipendente. E’ questo l’obiettivo del progetto “L’accoglienza in famiglia come percorso di integrazione” portato avanti dal Comune e dell’associazione no profit Refugees Welcome Italia e presentato questa mattina a Villa Niscemi. L’inizativa è finanziata dal ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo comunitario per l’asilo, la migrazione e l’integrazione (Fami). Il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni e sarà rivolto alle famiglie interessate ad accogliere, per almeno sei mesi, un migrante non accompagnato.
Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Giuseppe Mattina, il Garante per i diritti dei ragazzi e delle ragazze Lino D’Andrea, la direttrice di Refugees Welcome Fabiana Musicco, la responsabile per la Sicilia Cecilia Giordano e, Giando Maniscalco in rappresentanza dei palermitani che hanno accolto nella propria famiglia giovani migranti minori non accompagnati.
“Trovo sia provinciale essere definiti capitale e trovo pericoloso cercare di essere chiamati modello – ha detto Orlando -. Palermo è una città che sta compiendo un’esperienza importante che trova nell’Unione Europea il sostegno finanziario.” (Precisazione: I soldi della UE non esistono! Sono soldi nostri che la UE ci estorce e poi ci restituisce, obbligandoci a gettarli secondo i suoi capricci – ndr).
Nei prossimi giorni il Comune pubblicherà l’avviso per la costituzione dell’albo delle famiglie disponibili ad accogliere rifugiati e/o titolari di protezione sul territorio di Palermo. Il Comune procederà alla selezione delle famiglie sulla base di un colloquio sulle motivazioni e le aspettative.