Roma, Questura smentisce la bufala dello striscione censurato

La Questura di Roma, in merito alle notizie su “un presunto ‘blocco di uno striscione contro di Maio e Salvini’ nel corso della manifestazione del pubblico impiego” ha precisato che non si è trattato di “alcun atto di censura, come erroneamente da alcuni denunciato”.

“Questa mattina, personale impiegato nel servizio di ordine pubblico, predisposto in occasione della manifestazione in favore del rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, ha esortato alcuni manifestanti, appartenenti al sindacato della Uil, a rimuovere uno striscione posto su una parete di interesse storico culturale, in via Adamo Mickiewicz, nei pressi del Pincio – ha ricostruito la Questura – Nessuna valutazione è stata fatta circa l’aspetto contenutistico, ma, si è ritenuto che lo striscione fosse lesivo del decoro paesaggistico, così come previsto dall’articolo 49 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, dove espressamente si vieta il collocamento o l’affissione di cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelate come Beni culturali”.

“È inoltre prevista una comunicazione preventiva ai competenti uffici del Comune nel caso in cui si voglia procedere a tali esposizioni che, nella circostanza, non è stata effettuata, così come confermato dagli uffici capitolini – ha concluso - Lo striscione è stato poi ripiegato autonomamente dai manifestanti e lasciato nella loro libera disponibilità”.  ADNKRONOS