Raffica di autosospensioni al Csm. Con una nota diffusa nella tarda serata di ieri hanno annunciato la decisione i consiglieri del Csm Corrado Cartoni e Antonio Lepre, di Magistratura indipendente, che non sono coinvolti nell’inchiesta di Perugia ma che avrebbero partecipato, insieme a Luca Palamara, a un incontro con Luca Lotti e Cosimo Ferri, per discutere della nomina del procuratore di Roma.
La decisione è arrivata al termine di una giornata che ha visto a Palazzo dei Marescialli una serie di incontri tra i gruppi e una lunga riunione di tutti i consiglieri, laici e togati. Il vicepresidente Ermini si era prima recato al Quirinale, in vista del plenum straordinario di oggi pomeriggio. E le dimissioni dei due consiglieri, o almeno la loro sospensione, erano state auspicate e sollecitate.
Altri due consiglieri togati del Csm si sono autosospesi. Sono Gianluca Morlini, di Unicost, presidente della commissione incarichi direttivi, e Paolo Criscuoli di Magistratura indipendente. Si allargano dunque gli effetti della bufera che ha colpito la magistratura a seguito dell’inchiesta di Perugia.
“In questi giorni è in corso una campagna di stampa che confonde e sovrappone indebitamente i piani di una indagine penale relativa a fatti rispetto ai quali sono del tutto estraneo, come già emerso, con l’attuale attività svolta presso il Consiglio superiore della magistratura” scrive in una nota Criscuoli, spiegando la sua decisione.
SPINA NON RISPONDE AI PM – Spina, ex togato di Unicost del Consiglio superiore della magistratura, indagato con l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio nell’ambito dell’inchiesta della procura di Perugia, davanti ai magistrati si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Abbiamo deciso d’intesa con Luigi Spina di procrastinare l’interrogatorio al fine di raccogliere tutti gli elementi che consentiranno quanto prima di chiarire la sua posizione processuale”, hanno fatto sapere in una dichiarazione congiunta i legali di Spina, l’avvocato Nicola Pisani e l’avvocato Donatello Cimadomo. In procura a Perugia è stato convocato anche il pm di Roma Stefano Rocco Fava. (Adnkronos)