“Ti faccio un rito propiziatorio”, nigeriano stupra e deruba connazionale

di Etv

Bologna – Nel corso della giornata del 31 maggio personale della Squadra Mobile di Bologna ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Omorogbe Ikpounosa, di anni 37, originario della Nigeria, ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di una giovane connazionale. Era la mattina del 24 maggio quando una giovane ragazza nigeriana si presentava presso gli Uffici della Polfer di Bologna per denunciare il furto di un cellulare ed un tablet di sua proprietà. Al termine del racconto la ragazza scoppiava in un pianto di crisi emotiva rivelando agli agenti della Polizia di Stato di essere stata poco prima violentata da un suo connazionale.

La donna, in particolare, riferiva che quella mattina, mentre si trovava in stazione e dopo che aveva accompagnato suo cugino, stava incamminandosi verso l’uscita della stazione quando incontrava un uomo nigeriano che le diceva di voler far qualcosa di buono per lei, dicendole che le voleva fare un rito propiziatorio. Con tale scusa la conduceva in luogo appartato e nascosto e, lungo il tragitto, le lasciava il suo numero tramite una chiamata senza risposta che aveva effettuato componendo dal
telefono della ragazza il numero a lui in uso.

Una volta giunti nel parco, egli le praticava un rito, al termine del quale bloccandole le mani con una delle sue, incrociando i polsi della ragazza sopra la testa, e con l’altra mano l’uomo le aveva tappato la bocca impedendole di urlare la costringeva ad aver un rapporto sessuale, infine aveva detto alla ragazza di non muoversi dalla posizione in cui era, con la schiena a terra, ripetendolo di continuo.

Quando ella aveva cessato di sentire la sua voce si era alzata ed aveva constatato che dalla sua borsa l’uomo aveva prelevato trecento euro ed i suoi due telefoni cellulari. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Bologna, con la collaborazione del personale del Compartimento Polfer di Bologna, che si è dapprima sviluppata con l’acquisizione delle immagini delle telecamere presenti all’interno della stazione e successivamente con l’avvio di una serie di intercettazioni telefoniche che hanno consentito agli investigatori di individuare nella giornata del 31 scorso l’Omorodge della
violenza di ritorno dalla città’ di Firenze. Gli elementi investigativi erano così’ importanti che è’ stato eseguito un fermo di iniziativa che nella giornata di ieri è stato convalidato dal Gip presso il Tribunale di Bologna.