Tutta l’inadeguatezza del premier, Giuseppe Conte, messa in luce da Franco Bechis, ospite ad Agorà su Rai 3. Il direttore de Il Tempo fa il punto dopo il discorso del presidente del Consiglio, il quale richiamando Luigi Di Maio e Matteo Salvini all’ordine (o almeno, provando a farlo) si è detto pronto a rimettere il suo mandato, alle dimissioni insomma. Il tentativo, come è noto, è miseramente fallito a tempo record: poche ore dopo l’intervento del premier, la lite in Consiglio dei ministri sullo sblocca-cantieri, riunione interrotta. Insomma, gli auspici per il futuro del governo gialloverde sono sempre peggiori.
E Bechis spiega: “È avvenuta una cosa un po’ irrituale. Il presidente del Consiglio, l’unico che non ha mai chiesto il voto degli italiani, perché non si è mai presentato né alle politiche né alle europee, l’unico che non è mai stato eletto, è andato a chiedere la fiducia alle telecamere. Di solito si chiede alla Camere, che è la cosa più propria. È un segnale di debolezza evidentemente”, sottolinea il direttore.
“Non sa convocare o non riesce più a convocare i due vicepremier nel suo studio – riprende Bechis -, quando lo fa almeno uno dei due non si presenta. Ha provato a convocarli via telecamere, è andata mi sembra maluccio”. Dunque, il direttore rimprovera al premier il fatto di aver mantenuto gli impegni previsti per questa settimana, nonostante la difficilissima situazione: “Facendo questo tentativo, poteva almeno disdettare l’agenda degli appuntamenti della settimana. Passa dal Vietnam della sua maggioranza al Vietnam vero, verso cui sta per partire. Mi sembra molto debole”, conclude.