M5S, Tofalo attacca la ministra Trenta: “Ascolta capi e capetti del passato”
dal blog del sottosegretario Angelo Tofalo (M5s)
Ho cercato per un anno di stare accanto al Ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, o chissà chi altro, ma chi, all’interno dell’apparato, vuole continuare ad agire senza l’indirizzo ed il controllo politico. Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse. […]
Sono entrato nelle Istituzioni per spezzare le catene dei vecchi poteri che ostacolano l’ammodernamento dello Stato e mi sono ritrovato nel mio dicastero ad assistere a incomprensibili scelte, quasi mai coordinate politicamente, che hanno solo rafforzato, a causa di errori grossolani, l’influenza di capi e capetti del passato. Il tutto, purtroppo, a discapito del Paese. Ho tenuto duro per un anno. […]
Parlando con altri colleghi, sono venuto a conoscenza che anche in altri ministeri ci sono problematiche affini. Se noi Sottosegretari, persone con una lunga storia nelle fila del MoVimento (anche da prima che esistesse), dovevamo essere i “cani da guardia” dei valori, del programma e del metodo, oggi dobbiamo prendere atto che questo compito non può essere portato a termine con successo se non vengono cambiate le modalità di azione.
Chi ci ha dato fiducia non merita di vedere questa opportunità di rinnovamento sprecata in nome di una incomprensione, di una timidezza, di qualche cattivo consigliere o delle manie di protagonismo di chi pensa di bastare a se stesso.
Basta corti dei miracoli, calmieratori, finti statisti e registi televisivi. Ora vogliamo un Luigi Di Maio a briglie sciolte che dedichi il giusto tempo all’ascolto per tornare ad essere il megafono di un’intelligenza collettiva.