Pamela: parti del corpo non sono state trovate

Oggi potrebbe arrivare il verdetto per Oseghale. Appena arrivata al tribunale di Macerata la mamma della 18enne romana, circondata dai familiari, guardando i manifesti affissi per la figlia davanti al Palazzo di giustizia (‘Pamela C’è’ e ‘Verità e giustizia per Pamela’ sottolineati in tricolore) ha applaudito e ha urlato ‘Giustizia per Pamela’.

Il procuratore ha difeso l’attendibilità del teste collaboratore di giustizia Vincenzo Marino, messa in dubbio dalla difesa di Oseghale. La pm Stefania Ciccioli ha puntato l’attenzione sulla violenza sessuale, sul fatto che i resti di Pamela sono stati lavati con la candeggina e alcune parti non sono state più trovate: il lavaggio con la candeggina e l’asportazione di alcuni organi, secondo l’accusa, sono avvenuti “per cancellare le prove”.

La richiesta di ergastolo con isolamento di 18 mesi, avanzata dalla procura, è improntata alla “misura ed equità tenendo conto di tutto ciò che Oseghale ha fatto”, ha sottolineato Giorgio  citando un passaggio del libro ‘Il procuratore della Giudea’ di Anatole France dove in una conversazione tra Ponzio Pilato ed Elio Lamia, quest’ultimo afferma: “In ogni cosa bisogna osservare misura ed equità”.  ADNKRONOS