Macerata: in giro con ferro da traino, ascia e martello. Ghanese denunciato

foto repertorio

Macerata – Si aggirava in viale Don Bosco con un ferro da traino, un’ascia e un martello, ma la polizia lo ha fermato prima che potesse entrare in azione scassinando le auto in sosta. Un ghanese di 28 anni è stato denunciato l’altra sera dalla polizia, nell’ambito dei controlli disposti al questore Antonio Pignataro.

Gli agenti lo conoscevano perché lo scorso dicembre, lo avevano già fermato e denunciato per rapina aggravata e lesioni personali, dopo che aveva pestato un suo connazionale procurandogli lesioni gravi con una bottiglia e rubandogli il telefonino. Pochi mesi prima, inoltre, gli uomini della Volante di Macerata lo avevano fermato e segnalato all’autorità giudiziaria per tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere perché all’interno del Sert aveva tentato di sferrare una coltellata ad un’altra persona.

Riconosciuto l’uomo come individuo pericoloso e notando che si guardava attorno con fare circospetto, gli agenti hanno deciso di seguirlo per studiarne i movimenti e capire le sue intenzioni. Durante il pedinamento, hanno notato che si fermava a guardare dentro le auto in sosta. Quando gli uomini della mobile hanno visto che si fermava vicino a una macchina e si guardava intorno come se fosse pronto a passare all’azione, è scattato il controllo.

Il ghanese era in possesso di un ferro da traino, di un’ascia multiuso munita anche di un coltello nel manico e di un martello avverso al taglio dell’ascia. L’uomo non ha fornito spiegazioni né sui motivi per i quali si trovasse da quelle parti né tantomeno perché si portasse dietro quel materiale, particolarmente pericoloso se usato come strumento da offesa.

Per questo motivo il ghanese è stato denunciato alla procura della Repubblica per porto di oggetti atti ad offendere mentre il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile sia per accertare la provenienza delle armi improprie sia per verificare quali fossero le reali intenzioni del soggetto fermato. www.ilrestodelcarlino.it