Firenze, nuova accusa di bancarotta per i genitori di Renzi

I genitori di Matteo Renzi, Tiziano e Laura Bovoli, sarebbero indagati da parte della procura di Firenze per un’altra accusa di bancarotta relativa al fallimento, già dichiarato dal tribunale, della cooperativa Marmodiv della quale secondo gli inquirenti sarebbero stati amministratori di fatto. Lo riporta il quotidiano La Verità ricordando che la cooperativa di servizi Marmodiv è stata dichiarata fallita il 20 marzo scorso e aggiungendo che, oltre ai coniugi Renzi, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per lo stesso ‘crac’ anche l’imprenditore Mariano Massone. I tre sono già coinvolti nell’inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatture relative alle cooperative Delivery service Italia ed Europe Service.

La nuova accusa di bancarotta conseguente al fallimento della Marmodiv si aggiunge alle altre già emerse nella stessa inchiesta, che è quasi completata, e che ha portato per un periodo anche agli arresti domiciliari dei coniugi Renzi e di Massone.

La nuova accusa di bancarotta per la Marmodiv era però attesa dopo il fallimento della società. Nell’inchiesta che li aveva portati ai domiciliari i Renzi erano accusati, per il capitolo Marmodiv, di aver emesso false fatture. Per il Riesame che loro siano stati amministratori di fatto della coop lo dimostrano anche alcuni dei messaggi “il cui tenore appare arduo ritenere compatibile” con la tesi della difesa. Come un’email inviata da Tiziano Renzi nel maggio 2015 in cui si legge della volontà di trasferire la cooperativa ad altri soggetti: “contemporaneamente creiamo una nuova cooperativa e la mettiamo pronta….quando abbiamo preso in mano i lavoratori e abbiamo capito facciamo il blitz cambiamo il presidente e chiudiamo Marmodiv per mancanza di lavoro che nel frattempo dall’oggi al domani lo dirottiamo alla nuova. Ditemi se come strategia può andare”. Il pm titolare dell’indagine, Luca Turco, aspetta la relazione del curatore fallimentare.