Sri Lanka, ”terroristi islamici liberati dietro pressioni dell’Onu”

“Ci sono ancora terroristi liberi, è stata catturata solo la prima cellula, non si può dire che siamo al cento per cento sicuri”: a farsi portavoce dell’apprensione che si vive ancora in Sri Lanka, dopo gli attentati di Pasqua, che hanno provocato la morte di oltre 250 persone è il cardinale di Colombo, Alberto Malcolm Ranjith, in un incontro nell’ambito della missione in Sri Lanka di Acs-Italia.

Il cardinale riferisce che un anno fa erano state arrestati fondamentalisti islamici sospettati di preparare un attentato “ma poi sono stati liberati per soddisfare le richieste di Ginevra (Onu) che chiese al Paese il rispetto dei diritti umani” e quindi non lunghe carcerazioni preventive.

Il cardinale dice senza mezzi termini che la comunità cristiana è “arrabbiata” con il governo per avere sottovalutato tutte le allerta e soprattutto di non avere avvisato le autorità religiose. “Noi avremmo sospeso le messe se fossimo stati messi al corrente di quanto poteva accadere”, aggiunge il card. Ranjith. (ANSA)