Agenti feriti, Sap: “stanchi di chi ci considera carne da macello”


SIAMO STANCHI
Anche oggi, per l’ennesima volta, un poliziotto in servizio presso la Sezione volanti della Questura di Torino, è stato vigliaccamente aggredito. Un cittadino straniero, durante le normalissime operazioni di identificazione, ha pensato bene di mordere ad una mano il poliziotto, staccandogli una falange del dito. Al collega, che adesso dovrà affrontare visite e cure, va l’abbraccio del Sindacato Autonomo di Polizia che, ora più che mai, fa senitre la propria voce a tutela dei poliziotti, sfiniti da una serie senza fine di aggressioni.

Siamo stanchi. Stanchi di chi ritiene che essere aggrediti in servizio sia un dazio obbligatorio da pagare. Stanchi di chi ci considera carne da macello, di chi festeggia sapendo che un poliziotto è stato ferito. Stanchi di essere umiliati da un sistema che dispensa tutele e garanzie per chi delinque ma è pronto a spaccare il capello in quattro quando si tratta di mettere sotto la lente d’ingrandimento le forze dell’Ordine. Stanchi di arrestare dei personaggi che poi saranno scarcerati immediatamente. Stanchi di chi ritiene che insultare, minacciare, aggredire e ferire un poliziotto, sia un fatto di lieve entità.

Stanchi di leggi contorte e labirintiche, fatte solo per generare dubbi e incertezze, di protocolli d’intervento decisi a tavolino, senza contatto con la realtà. Stanchi di contare le cicatrici sulla pelle e nell’anima. Stanchi di buonisti, benpensanti, intellettualoidi, teorici del diritto proprio e del dovere altrui e venditori di parole. Stanchi di chi s’indigna sul momento e dopo cinque minuti si è già dimenticato. Stanchi di chi non vuole vedere che le aggressioni ai danni dei poliziotti sono ormai una vera e propria emergenza, favorita da un sistema che non vuole cambiare.

Stanchi di promesse e parole al vento, di riti direttissimi e di obblighi di presentazione alla P.G. che saranno sempre disattesi, di divieti di dimora che saranno sempre ignorati. Stanchi di vedere sempre i soliti soggetti, nei soliti posti, mentre fanno le solite cose. Siamo stanchi. Davvero, davvero stanchi.

Torino, 21.05.2019.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE SAP
PERNA Antonio