Salvini e la giustizia a orologeria: parla l’ex magistrato Nordio

“È indubbio che nessuno, neanche il Silvio Berlusconi degli anni 90 ha avuto tanti attacchi in così poco tempo come Matteo Salvini”. Carlo Nordio, ex procuratore aggiunto di Venezia, in una intervista a ItaliaOggi non parla tanto di giustizia a orologeria ma di una politica che “recepisce supinamente le notizie che arrivano dai palazzi della giustizia e non è in grado di attendere una sentenza“.

Non si deve però parlare di una nuova Tangentopoli: “Siamo davanti a una delle tante inchieste sulla corruzione, che non sappiamo come finiranno. Ricordiamoci che la presunzione di innocenza è garantita, o dovrebbe esserlo, proprio dalla nostra Costituzione più bella del mondo“, continua Nordio.

Detto questo Salvini “è schizzato in popolarità e nei sondaggi in misura così alta e in modo così inatteso che era inevitabile si facesse molti nemici anche tra gli alleati. Non lo aiuta il fatto di essere poco diplomatico, e di esagerare talvolta nella polemica.
Ma è indubbio che nessuno, neanche il Berlusconi degli anni ’90 ha avuto tanti attacchi in così poco tempo come lui“.

E il caso Siri “è stato un precedente assai grave, che dopo le elezioni avrà forse conseguenze sulla stabilità del governo”. Mentre per il voto “conterà di più l’ aspetto economico e il messaggio che gli elettori vorranno dare ai due partiti della coalizione. Le inchieste conteranno poco, e non è escluso che, per reazione indispettita di molti cittadini, non facciano recuperare qualche voto proprio a Salvini”.

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