Treviso – A conclusione di un’indagine, la Squadra Mobile ha arrestato, in flagranza di reato, il cittadino nigeriano A.E. di anni 29, ritenuto responsabile di estorsione consumata in danno di uno studente minore di età, al quale aveva richiesto il pagamento 50 euro, per rientrare in possesso del proprio cellullare che aveva perso a bordo dell’autobus nr°8E, dal quale era sceso poco prima. Lo stesso aveva notato che il suo posto a sedere era stato occupato da un uomo di colore, di corporatura robusta, età 35/40 anni, alto 180 cm e vestito con giacca e berretto di lana neri.
In particolare il minore dopo essersi accorto, all’atto del suo ingresso a scuola, di non avere più al seguito il proprio smartphone, chiedeva ad suo compagno di classe di provare a chiamare la propria utenza nel tentativo di ottenere risposta da qualcuno che in qualche modo ne fosse in possesso ed eventualmente ne localizzasse la posizione. Dopo vari tentativi senza risposta, verso metà mattina, nel corso di un’ulteriore tentativo, rispondeva uno straniero adulto, il quale, alla richiesta del minore di poter gentilmente rientrare in possesso del suo cellulare gli rispondeva testualmente “Se vuoi indietro il tuo telefono mi devi dare 50 euro” ….. “Se non vuoi darmi 50 euro il cellulare me lo tengo io”.
Nel corso dei successivi contatti tra il minore, che nel frattempo aveva contattato la Polizia, e l’estorsore si accordavano per incontrarsi nel primo pomeriggio nei pressi della locale autostazione di questo centro storico. L’uomo, intuendo probabilmente un intervento delle Forze dell’Ordine e per il fatto la presenza delle numerose telecamere, non si presentava sul luogo dell’appuntamento. Al termine dei successivi contatti il minore e il nigeriano si accordavano per incontrarsi qualche ora dopo nei pressi di un supermercato.
Nel corso dell’incontro lo straniero riusciva ad ottenere dal ragazzo la somma richiesta, minacciandolo di non restituirgli il cellulare senza il denaro pattuito. Sul posto il personale della Squadra Mobile, che nel frattempo si era appostato nelle vicinanze, ha tratto in arresto in flagranza di reato il nigeriano per estorsione e resistenza e violenza a P.U. nel tentativo sottrarsi all’arresto. Lo stesso è stato accompagnato, così come disposto dalla locale autorità Giudiziaria, presso il proprio domicilio in regime degli gli arresti domiciliari.