di Aldo Grandi
E’ incredibile. Allucinante, terribilmente, maledettamente serio. Quello che sta accadendo in Italia a livello politico è un tentativo di colpo di stato strisciante messo insieme non dai fascisti, come suggeriscono e vorrebbero gli imbecilli verniciati di rosso, ma dalle élites intellettualoidi della sinistra radical chic choc. Esattamente come a metà anni Novanta i quotidiani – La Repubblica in primis – iniziarono un vero e proprio massacro di Silvio Berlusconi, altrettanto sta accadendo, oggi, e con molti più strumenti di allora, nei confronti di Matteo Salvini. Quest’ultimo è dipinto, da questi seguaci del Pensiero Unico Dominante, del politicamente corretto, come l’origine di tutti i mali al punto che mai come adesso un uomo politico è stato posto all’indice soltanto per aver cercato di difendere quella che è l’identità nazionale di questo disgraziato paese.
In questa mistificazione mediatica recita un ruolo preponderante il Vaticano, con papa Francesco e i suoi accoliti che sono apertamente scesi in campo per smantellare le decisioni adottate da un ministro di uno stato che, fino a prova contraria, dovrebbe essere indipendente dai poteri esterni ed interni. Pagare la corrente elettrica a gente che occupa un edificio abusivo non può essere una nota di merito altrimenti si finisce per giustificare tutto, persino la rivolta collettiva di chi niente ha contro chi riesce a sopravvivere. Sia la Chiesa sia la sinistra sono unite nel tentativo di far entrare nel nostro paese le moltitudini africane e asiatiche in cerca di un futuro migliore, senza che nessuna delle due si ponga alcun problema sulle possibilità che abbiamo di assorbirle e sulle conseguenze di questa sostituzione etnica.
Chi non la pensa come loro, come la sinistra e la Chiesa, viene definito un fascista e all’orizzonte questi sciocchi e falsi profeti hanno volutamente e artificialmente creato un presunto rigurgito fascista che esiste solamente nelle loro menti malate e volte a demolire il buonsenso popolare di coloro che ragionano e votano con la pancia.
E’ vergognoso assistere alla trasmissione televisiva di Fabio Fazio con Saviano, in collegamento diretto con una delle navi ong, con tanto di sacerdote al seguito, che recuperano e non salvano, attenzione, i clandestini che si imbarcano sulle coste africane. E’ evidente che si assiste ad un intervento diretto negli affari dello stato italiano da parte del papa il quale, da buon gesuita, si comporta come tale entrando a gamba tesa nei meandri della secolarizzazione laica. Un’alleanza, quella tra sinistra e Chiesa che è una riedizione di quella cattocomunista andata in scena alcuni decenni fa, quando, al limite, potevano esistere delle ragioni oggettive, ma non oggi che tali ragioni non sussistono storicamente e ideologicamente.
Da una parte abbiamo un governo regolarmente eletto che vuole impedire l’arrivo di milioni di clandestini. Dall’altro tutti coloro, a cominciare dai centri sociali e dagli estremisti di sinistra, che trovano alleanze e appoggi nell’area di contiguità della sinistra istituzionale. Ci sono molti elementi che riconducono al periodo degli anni di piombo, quando i fascisti – all’epoca ben più fascisti di adesso – in numero decisamente minoritario, erano sistematicamente aggrediti perché uccidere un fascista non era né, scommettiamo, sarebbe oggi, un reato. Certo, a loro volta uccidevano e mettevano le bombe, ma senza mai avere, come accadde, invece, per il terrorismo rosso, l’appoggio di buona parte della società civile.
Oggi che i fascisti sono ridicoli poiché è come se esistessero ancora i seguaci di Napoleone dediti alla conquista dell’impero, troviamo una sinistra costretta a resuscitare vecchi fantasmi da un lato e a attribuire la categoria del male assoluto a chi non la pensa come lei e come l’omino vestito di bianco che nessuno, tantomeno i giornalisti prezzolati del sistema, ha il coraggio di descrivere e criticare come merita.
E’ una battaglia durissima quella in corso nel nostro stivale e non è un caso che Monti, ex presidente del consiglio e notoriamente uomo vicino ai poteri forti e agli organismi sovranazionali, abbia annunciato una inevitabile guerra mondiale qualora alle elezioni europee vinca il fronte sovranista. Che di sovranista, beninteso, ha ben poco se non la consapevolezza di voler difendere la propria cultura e la propria identità da una accozzaglia di elementi il cui unico scopo sarebbe quello di ridurre i popoli europei ad una massa omogeneizzata e omologata più facile da dirigere.
Oggi, chi è italiano, chi sente di avere alle spalle un passato di millenni fatto di tragedie, ma anche di pagine gloriose, non può scegliere di stare con le forze cattoliche e di sinistra le quali stanno tradendo, a tutti gli effetti, questo paese seminando odio, violenza, appiattimento e cercando a tutti i costi di individuare un nemico, sempre lo stesso, il fascismo, inesistente per numeri e per convinzione, per dare un senso alla propria esistenza.
Foss’anche solo per questo e pur non avendo mai avuto simpatie per il carroccio, Matteo Salvini merita di essere difeso.