Marocchino spacca bottiglia in testa a poliziotto, il collega spara

Spacca una bottiglia in testa a un poliziotto e il collega spara, Paoloni (Sap): «Polizia sempre più vittima di balordi ed approfittatori». «Balordi ed approfittatori sempre più a polso duro contro i colleghi. I primi hanno capito di restare impuniti e di tornare presto liberi, i secondi invece sanno che gridare all’abuso li renderà vittime, cancellando ogni loro responsabilità e permettendogli di trascinare in giudizio i poliziotti, la cui unica colpa è quella di far rispettare le regole».

Commenta così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), i fatti di cronaca avvenuti a Reggio Emilia, dove un poliziotto è stato costretto a sparare in aria per difendere il collega preso a bottigliate in testa da un extracomunitario; a Formia, dove una ragazza ha ripreso con il cellulare il fermo della sua fidanzata, alludendo ad un abuso da parte dei due poliziotti; e a Vercelli, dove un cittadino romeno in stato di ebbrezza, ha mandato due poliziotti in ospedale.

«il collega di Reggio Emilia è stato colpito con una bottiglia di vetro alla testa. Se l’altro collega non avesse sparato mettendo fine alla violenza, il marocchino senza fissa dimora e con precedenti, lo avrebbe colpito ancora. I colleghi di Vercelli invece, sono stati trascinati a terra e brutalmente aggrediti da un uomo piuttosto robusto, violento, già noto per reati contro la persona, finendo in ospedale con prognosi di 5 e 15 giorni. Il forte senso di impunità li fa sentire al di sopra della legge.

Per quanto riguarda Formia – prosegue – i colleghi hanno cercato di portare in commissariato una donna che non è stata spinta in terra come invece si vuol far credere. Basta guardare il video: pur di non seguire i colleghi ha opposto resistenza. Vorremmo ricordare all’autrice del video che magari sperava di sortire indignazione e creare un caso di “abusi”, che opporre resistenza alle forze dell’ordine è reato perseguibile penalmente».

COMUNICATO STAMPA SAP