A Manhattan quasi 40mila bambini soffrono la fame. E’ la radiografia fatta da ‘Feeding America’, la non profit che fornisce alimenti a milioni di famiglie americane, mentre a New York diventa sempre più evidente il divario tra ricchi e poveri. In tutto lo stato di New York, sono invece 750mila i bambini che non hanno cibo a sufficienza.
Secondo lo studio, non si tratta di bambini provenienti da famiglie senzatetto: in genere fanno parte di nuclei familiari della working class, la classe operaia. Secondo gli esperti la sotto alimentazione ha conseguenze anche sulla vita quotidiana provocando nei ragazzi capogiri e apatia. Gli effetti si fanno sentire inoltre a livello scolastico, non solo dal punto di vista del rendimento ma anche di quello comportamentale.
“I bambini che non hanno cibo a sufficienza – ha spiegato Annelise Cohon del programma Partners for Breakfast in the Classroom – sono più inclini a comportarsi male, ad essere indisciplinati e fanno fatica a concentrarsi”. ansa
Il sindaco Bill de Blasio ha infatti approvato un pacchetto ‘green’ da 14 miliardi di dollari per combattere i cambiamenti climatici. Il piano ha l’obiettivo di eliminare la carne lavorata e di tagliare del 50% l’acquisto di carni rosse destinate alle strutture statali della città, tra queste scuole e ospedali. La Grande Mela è la prima nel paese a prendere misure così drastiche per tagliare il consumo di questo tipo di carni.
Nel 2015 l’Organizzazione mondiale per la sanità ha classificato le carni ‘processate’ tra i cancerogeni. Salsicce, hot dog, bacon (pancetta) sono tutti fatti con carni lavorate.
Il piano di de Blasio mira a ridurre le emissione di gas del 30% entro il 2030. ansa