COLOMBO, 23 APR – E’ salito a 310 morti il bilancio delle vittime degli attacchi esplosivi contro i cristiani del giorno Pasqua contro chiese e hotel in Sri Lanka, rende noto oggi la polizia. Circa 500 i feriti. Sono 40 le persone arrestate, tra cui anche l’autista di un furgone che sarebbe stato usato dai kamikaze e il proprietario di una casa dove alcuni di loro avrebbero vissuto.
Delle vittime degli attacchi terroristici, gli stranieri erano almeno 30, secondo le autorità cingalesi: una piccola minoranza, ma provenienti da ben 11 Paesi. Nella confusione dei dati, ma in base ai dati forniti dai governi dei Paesi di provenienza, 8 dei morti venivano dall’India, altri 8 dal Regno Unito, 4 dagli Stati Uniti, 3 dalla Danimarca, cioè i tre figli dell’imprenditore dell’abbigliamento Anders Holch Povlsen.
Due persone, di cui non sono state fornite le generalità, sono svizzere, una delle quali con passaporto anche di un altro Paesi, oltre a una terza persona che faceva parte della famiglia delle altre due vittime elvetiche con due diverse nazionalità, non precisate. Due persone, un uomo e una donna, provenivano dalla Spagna, 2 dall’Australia, 2 dalla Cina. Gli altri morti provengono da Olanda, Giappone e Portogallo. ansa