Il presidente ucraino in carica, Petro Poroshenko, ha ammesso la sconfitta nei confronti dello sfidante, Vladimir Zelensky. “Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma voglio sottolineare che non abbandonerò la politica”, ha detto. Secondo i primi exit-poll la vittoria di Zelensky sarebbe schiacciante, con oltre il 70% dei consensi.
Nel corso del duello fra candidati allo stadio olimpico di Kiev, si era definito “una persona semplice”, ma decisa a “spezzare il sistema”, piagato dalla corruzione e dominato dagli oligarchi. Ha condotto una campagna elettorale spregiudicata e a tratti surreale, con l’ultima stoccata proprio oggi, quando ha mostrato la scheda elettorale compilata – con il suo nome sbarrato – ai giornalisti, infrangendo così le regole. Quando la polizia si è presentata al suo quartier generale, ha firmato il verbale di buon grado e ha commentato: “Giusto così, la legge deve essere uguale per tutti”.
Per quanto riguarda la famigerata meritocrazia, ecco il commento di Mentana. Alto giornalismo! “primo Paese con presidente e premier ebrei”