Migranti, Treviso: poco business, Caritas e Coop rinunciano all’accoglienza

Fine del business dell’accoglienza diffusa: Caritas di Treviso e Vittorio Veneto e cooperative sociali, La Esse, Una casa oper l’uomo, Gea e Alternativa, annunciano ufficialmente che non parteciperanno alla nuova gara indetta dalla Prefettura per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

I nuovi bandi, diretta conseguenza del Decreto Salvini, riducono i margini di business e tagliano drasticamente i servizi mirati a integrare i migranti, che da persone, dicono i rappresentanti di queste realtà, “vengono ridotti alla stregua di pacchi postali in transito su un territorio che non è però in grado di rimpatriarli”. Qualcuno dirà che non potendo più fare business ci sfiliamo, attacca provocatoriamente don Davide. Come se non fosse la verità…