New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Un uomo musulmano dell’Assam è stato trascinato, picchiato con bastoni e costretto a mangiare carne di maiale da un gruppo di radicali indù “protettori delle vacche”. Il gruppo era furioso perché l’uomo vendeva carne di mucca, animale sacro della religione indù. Per questo i nazionalisti lo hanno costrrtto a cibarsi dell’animale considerato impuro dall’islam.
L’incidente è avvenuto nel distretto di Biswanath il 7 aprile. Shaukat Ali, il musulmano, è stato fatto inginocchiare in mezzo al fango e circondato dalla folla in preda all’ira. Nel filmato si sentono gli aggressori che urlano: “Hai la licenza di vendere carne di manzo? Sei del Bangladesh? Il tuo nome è nel registro nazionale dei cittadini [indiani]?”.
Ali ha riportato diverse ferite ed è ricoverato nell’ospedale governativo. Secondo l’agenzia stampa indiana NDTV, la polizia ha arrestato cinque persone e registrato due denunce.
In India la vacca è l’animale sacro dell’induismo e la sua uccisione è considerata un oltraggio agli dei. Per questo gruppi di fanatici nazionalisti giustificano come “dovute” le violenze nei confronti di chi osi anche solo trasportarle al mercato. Diversi Stati indiani hanno vietato il commercio e consumo della carne e imposto la chiusura dei mattatoi. Tra questi però non rientra l’Assam, dove la vendita è legale. Il bando è stato contestato da più parti, perché mette a rischio la sopravvivenza dei poveri, soprattutto musulmani e cristiani, che ne lavorano le pelli. Sul tema è dovuta intervenire anche la Corte suprema per annullare il bando sui mattatoi di bovini.