“Qatar Papers“, libro scritto dai giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot, rivelano la mappatura del proselitismo in Francia e in Europa ad opera della Qatar Charity, la più potente ONG dell’emirato. Questi documenti riservati, divulgati per la prima volta, descrivono la maggior parte dei 140 progetti finanziati da moschee, scuole e centri islamici, a beneficio di associazioni legate al movimento dei Fratelli Musulmani. Come lo stipendio pagato a Tariq Ramadan, una figura dell’Islam politico che Doha sponsorizza al di fuori dei propri confini.
Dopo un’indagine in sei paesi europei e in una dozzina di città in Francia, gli autori espongono la dissimulazione, a volte la “doppia lingua”, delle associazioni islamiche sui loro finanziamenti esteri, così come la politica dello struzzo seguita da molti sindaci, a causa dell’elettoralismo o per ignoranza. Sottolineano l’assurdità della situazione: con l’unico denaro dei fedeli come sussidio, come potrebbero le moschee in Francia privarsi degli aiuti provenienti dall’estero?
Un viaggio dietro le quinte di una ONG ricca e opaca legata ai vertici dello Stato del Qatar, come rivelato dal suo finanziamento da parte di diversi membri della famiglia l’Al-Thani.
Un contributo essenziale al dibattito sulle ramificazioni straniere dell’Islam di Francia nel momento in cui Emmanuel Macron cerca di strutturarlo.