Migranti e lavoro stagionale, decreto flussi: gli ingressi previsti sono 30.850

E’ uscito il decreto flussi 2019 per poter chiedere il nulla osta per aver il permesso di soggiorno per diversi tipi di lavoro o fare la conversione del permesso di soggiorno già in possesso. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2019 il D.P.C.M. del 12 marzo 2019.

Ecco i dati principali da conoscere: – gli ingressi totali previsti per quest’anno sono 30.850 di cui tanti sono riservati al lavoro stagionale. Sono ripartiti in questo modo:

  1. 18.000 quote riservate all’ingresso pe lavoro stagionale: il lavoro stagionale deve svolgersi nei settori di agricoltura, turismo e alberghiero.
  2. Per questo tipo di lavoro, possono partecipare i cittadini provenienti dai seguenti paesi: Albania, Algeria, Bosnia- Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, , Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. NB: Da quest’anno, il Pakistan non è più autorizzato a partecipare.
  3. Bisogna sapere che 2.000 delle 18.000 quote sono riservate agli ingressi per lavoro stagionale pluriennale. Per i lavoratori che hanno già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti, il Testo Unico Immigrazione dà la possibilità di chiedere un permesso di soggiorno triennale per lavoro stagionale. Questo tipo di permesso di soggiorno permette di fare la domanda anche tramite un datore di lavoro diverso dal primo che ha permesso il rilascio del nulla osta per lavoro stagionale. In più, chi lo possiede non ha obbligo di aspettare il decreto flussi per entrare in Italia per svolgere un lavoro stagionale.
  4. Ci sono 600 ingressi per lavoro subordinato non stagionale:
    1. 500 quote riservate ai lavoratori stranieri che hanno completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi d’origine.
    2. 100 quote riservate ai lavoratori stranieri di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
  5. Ci sono 2400 ingressi per lavoro autonomo divisi nelle seguente categorie: 1) imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana. Ci sono due condizioni: l’investimento non deve essere inferiore a 500.000 euro provenienti da fonti lecite e la creazione almeno di tre nuovi posti di lavoro; 2) liberi professionisti riconducibili a professioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione. 3) figure societarie, di società non cooperative, espressamente previste dalla normativa vigente in materia di visti d’ingresso; 4) artisti di chiara fama internazionale, o di alta qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici oppure da enti privati. 5) cittadini stranieri per la costituzione di imprese “start-up innovative” ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa.
  6. Ci sono 9.850 quote per le conversioni del permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo in permesso di soggiorno per lavoro:
    • 4.750 quote per la conversione del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro stagione in permesso di soggiorno per lavoro non stagionale.
    • 3.500 quote per la conversione del permesso di soggiorno per formazione, tirocinio o studion in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale.
    • 700 quote per la conversione del permesso di soggiorno per formazione, tirocinio o studion in permesso di soggiorno per lavoro autonomo.
    • Ci sono 800 quote per i titolari d’un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro paese dell’Unione Europea in permesso di soggiorno per motivo di lavoro subordinato non stagionale.
    • Infine, ci sono 100 quote per i titolari d’un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro paese dell’Unione Europea in permesso di soggiorno per motivo di lavoro autonomo.

Fonte Ministero del Lavoro e Politiche Sociali