Tubercolosi in classe. Una bambina di sette anni è ricoverata nel reparto Infettivi dell’ospedale Infermi, mentre una quarantina di persone sono ora sotto osservazione da parte dell’Ausl. La piccola sta reagendo alle cure e le sue condizioni sono buone. Lo scrive il Resto del Carlino.
L’allarme è scattato in una scuola elementare di Rimini. Era già da diversi giorni che la bimba aveva la febbre, dimagriva e ogni terapia sembrava inutile. A quel punto i genitori si sono preoccupati e hanno chiamato il pediatra, il quale ha disposto accertamenti più approfonditi, scoprendo che si trattava di tubercolosi. Mentre la piccola veniva ricoverata in ospedale, l’Ausl si mobilitava per far scattare il protocollo ministeriale previsto in questi casi.
Gli operatori dell’Igiene Pubblica sono andata subito in classe e hanno sottoposto i giovani alunni al test di Mantoux, per accertare se qualcuno era positivo alla Tbc. Stessa cosa è stata fatta con gli insegnanti e la famiglia della bimba, una quarantina di persone che ora si trovano sotto ‘osservazione epidemiologica’ che nei prossimi giorni potrebbe essere estesa anche ad altri bambini della scuola elementare. Le condizioni della piccola non sono preoccupanti e la terapia sta già facendo effetto.
L’ultimo caso di tubercolosi in una scuola del Riminese c’era stato nel novembre scorso, all’alberghiero Savioli di Riccione. Ad esserne colpito era stato un ragazzino di 17 anni extracomunitario che aveva iniziato ad avvertire i sintomi della malattia (alcuni peraltro comuni anche ad altre patologie), quali appunto febbre, stanchezza, perdita di appetito, tosse e dolore al petto. Sintomi che non se ne andavano come nel caso della bambina e che hanno spinto i medici ad approfondire. Lo studente è stato subito ricoverato nel reparto Infettivi, e in quell’occasione era scattata la profilassi per quasi 150 persone.