A Matteo Salvini Oliviero Toscani non augura una morte come quella di Benito Mussolini, impiccato in piazza, no, non lo vorrebbe “assolutamente, perché poi diventerebbe un eroe. Bisogna morire vecchi nel proprio letto attorniati dai nipotini. Anche Salvini coi suoi bambini, i suoi nipotini e tutti i cretini che l’hanno votato“. In una intervista a La Zanzara, su Radio24, il fotografo ne dice di ogni contro il vicepremier leghista e contro chi lo ha votato. “Prima avevamo dei governi magari del c***o che facevano incaz***e tutti ed ero contro anch’io“, premette. “Però mediamente erano più intelligenti della media del bar sport. Adesso abbiamo un governo che rispecchia esattamente i cogl***i del bar sport. Non sono in grado di fare niente, niente, non ne fanno una giusta. Anzi, fanno tutto sbagliato“.
Tanto che preferirebbe essere un immigrato: “Toglietemi subito la cittadinanza italiana. Datemi il passaporto del Togo, un passaporto africano. Accetto subito. Per favore, fatemi sto favore”. E ancora: “L’unica cosa negativa per me a essere in Italia è che sono italiano, perché se fossi straniero, è il posto più bello del mondo, è il teatro di Ionesco. Ma oggi c’è Salvini e io sono anti Salvini“.
La situazione del Togo è questa: installazione di servizi igienici per combattere il colera
Il radical chic Toscani liquida anche così la rivolta di Torre Maura contro i nomadi: “Meglio abitare accanto a un rom che a un leghista. Ma è logico, c***o, parlo tutta la mia vita anche con i rom. E’ molto più interessante. Con un leghista non puoi neanche discutere, con un rom puoi ascoltare anche delle belle storie di vita”.
Insiste: “Quelli della Lega paghino 49 milioni di debiti agli italiani. Che facciamo un bel villaggio rom con quei soldi lì. Lo paga la Lega, quei 49 milioni ci risolverebbero un problema”. Mentre lui si difenderebbe così con un ladro che gli entra in casa: “Io faccio delle scoregge alla gente quando entra che li sbatto fuori. E’ più civile scoreggiare che pigliare un fucile. E comunque a casa mia non c’è niente da rubare. Io ho una casa francescana”.