Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker non ha perso l’occasione per lanciare nuove ombre sul futuro dell’economia italiana. Nel corso della soporifera intervista a Che tempo che fa da Fazio Fazio, il lussemburghese ha ribadito: “La crescita italiana è in ritardo rispetto all’Europa da 20 anni a questa parte”. Fiutata però l’aria della campagna elettorale, Juncker si è tenuto cauto e ha poi aggiunto: “Dire che è un rischio è un’esagerazione, malgrado il debito pubblico sia preoccupante”.
Nel suo monologo, mai davvero incalzato da Fazio, Juncker ha ricordato quanto l’Italia dovrebbe essere grata a Bruxelles: “Noi della Commissione abbiamo aiutato molto l’Italia. A noi non piace tanto che l’Italia dica: ‘Quelli parlano e non fanno nulla’. Non è vero! Abbiamo appoggiato l’Italia per almeno un miliardo, di euro, non di lire”. Le frecciate al governo Lega-M5s non mancano, ma almeno sul tema dell’immigrazione, Juncker a fatica ammette: “La Commissione ha proposto un sistema di riassegnazione dei rifugiati, ma non tutti i Paesi rispettano la norma giuridica sulla cui base gli Stati membri hanno raggiunto un accordo. La nostra solidarietà con l’Italia è totale”.
È poi nella conclusione che si consuma il disastro, degno finale di un’intervista così lugubre. Juncker saluta il pubblico di Raiuno dicendo: “Viva l’Italia”. A Fazio però quella frase sembra fin troppo sbilanciata probabilmente sulle posizioni sovraniste dell’attuale governo, così prova a smarcarsi, collezionando l’ennesima figuraccia: “Viva l’Europa”, risponde chiudendo l’intervista. liberoquotidiano.it
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