Sanità, Foggia: ”mancano i medici, li importiamo dalla Romania”

Concorsi che vanno deserti, vincitori che decidono di non accettare l’incarico. Se in Veneto per sopperire alle carenze di organico si richiamano i medici in pensione, alla Asl di Foggia hanno pensato a importarli dalla Romania. Una provocazione? “All’inizio lo era, ma ora ci stiamo pensando seriamente”, confida all’AdnKronos Salute il direttore generale Vito Piazzolla. “La situazione è ormai drammatica. Se non riusciamo a trovare rimedi entro brevissimo tempo, il rischio è quello di dover chiudere strutture”, spiega il Dg, che ha aperto un Comitato di crisi dopo gli ultimi concorsi andati deserti qualche settimana fa, proprio nella speranza di “trovare una soluzione per non ridurre i servizi”.

Dopo aver esplorato una serie di soluzioni, sono arrivate delle disponibilità dalla Romania. “Ci sono degli ostacoli di tipo burocratico e contrattualistico, stiamo valutando anche aspetti relativi alla validità del titolo di studio – continua Piazzolla – Ma non ci arrendiamo: stiamo studiando vie per risolvere un problema che sta mettendo in ginocchio gli ospedali e i servizi territoriali. Abbiamo messo in moto di tutto, compresa la possibilità di intercettare disponibilità, che alcuni medici hanno dato, in Romania. Non abbiamo lasciato nulla al caso”.

In Italia, aggiunge il manager, stiamo pagando le conseguenze di “un difetto di programmazione: abbiamo avuto dei periodi, come quello di fine anni ’70 inizi anni ’80, con grandi inserimenti nel sistema sanitario. Ma non si è pensato per tempo che questi professionisti sarebbero andati in pensione”. “Arruolare anestesisti, ortopedici, radiologi, medici di Pronto soccorso, pediatri e psichiatri è diventata una missione quasi impossibile”. Piazzolla ricorda, con un amarezza, concorsi andati deserti o vinti da operatori che decidono di non accettare il posto.

Le procedure messe in atto dalla Asl di Foggia negli ultimi 3 anni sono circa 130 tra mobilità, concorsi e avvisi pubblici. A dicembre si è concluso il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 5 specialisti in Ortopedia: la domanda è stata presentata da 22 candidati di cui 21 sono stati ammessi alle procedure concorsuali. Alle prove si sono presentati 6 candidati dei quali 5 sono risultati vincitori, il sesto idoneo. Dei 5 vincitori, solo uno ha accettato l’incarico ed è stato assegnato a Manfredonia, dove in quel momento c’era una maggiore necessità, poiché vi erano in servizio 2 ortopedici in tutto. Gli altri 4 vincitori si sono riservati di dare la propria disponibilità.

Ancor più eclatante il caso di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza (Pronto soccorso): è stato bandito un concorso per 5 posti a tempo indeterminato. In 27 si sono candidati, “abbiamo costituto la commissione”, 17 sono stati ammessi, “ma le prove sono andate deserte. In realtà – racconta Piazzolla – una dottoressa si era presentata, ma poi scoprendo di essere sola se ne è andata”. I posti, pertanto, sono rimasti vacanti.

Concluso anche il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 8 specialisti in Anestesia: dei 33 candidati, tutti ammessi, si sono presentati alle prove in 9. Degli 8 vincitori sono stati assunti 6, tutti già dipendenti a tempo determinato. Un settimo ha rinunciato all’incarico. L’ottavo ha dato disponibilità verbale a entrare in servizio dalla seconda metà di aprile, ricordano dalla Asl di Foggia. Al contrario, per Radiodiagnostica è stato bandito un concorso per 3 posti a tempo indeterminato: sono giunte 61 domande. Tutti i candidati sono stati ammessi.

L’azienda ha bandito concorsi anche per l’assunzione di uno specialista nella disciplina di Medicina trasfusionale: sono giunte 29 domande, i candidati sono stati tutti ammessi alle prove. In merito agli altri concorsi banditi (7 posti per Psichiatria, 2 posti per Gastroenterologia, 6 per Ginecologia, 3 per Patologia clinica, 1 posto per Chirurgia generale, 7 per Medicina interna, 10 per Cardiologia, tutti a tempo indeterminato), “si è in attesa del risorteggio delle commissioni esaminatrici, in quanto i componenti nominati, provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno sempre rifiutato l’incarico”, si legge in una nota della Asl.

Infine, per il concorso di Pediatria lo scorso 8 marzo l’azienda ha pubblicato un nuovo bando aumentando il numero dei posti a tempo indeterminato da 6 a 11. Il concorso è stato aperto anche ai medici iscritti all’ultimo anno del corso di specializzazione, i quali però potranno essere assunti solo al conseguimento del titolo. La direzione prevede di riaprire allo stesso modo i concorsi nelle aree maggiormente critiche, così da permettere a più candidati, anche specializzandi, di parteciparvi. “Proveremo tutte le strade consentite dalla legge”, conclude Piazzolla. (AdnKronos Salute)