“Noi non arretriamo. Per quanto ci riguarda è una manifestazione fortemente ideologizzata, chiaramente di estrema destra”. E’ questo il pensiero del ministro della Salute, Giulia Grillo, sul Congresso mondiale delle famiglie di Verona. Arrivando oggi al Politecnico di Milano, in occasione di un evento dedicato alla progettazione di ambienti a misura di salute, rispondendo alle domande dei giornalisti il ministro evidenzia la presenza di “alcune tipizzazioni abbastanza negative” al festival veronese, perché” per esempio “si paragona a detta di alcuni relatori l’omosessualità al satanismo: questa” tesi “è quella che mi fa un po’ più ridere, se mi permettete, perché è ai limiti del ridicolo ed è ovviamente priva di qualsiasi fondamento scientifico.
Piccola antologia delle GRANDI menzogne contro il Congresso delle famiglie
Come anche altre posizioni che vengono viste come una esaltazione della donna, ma al contrario rappresentano tutti gli stereotipi contro cui noi donne, le nostre madri, le nostre zie, nel passato hanno lottato. Non mi sembra che ci sia un atteggiamento progressista sano”.
No. A Verona non si riunisce una congrega di mostri
Per Grillo è “giusto affrontare con equilibrio alcuni temi difficili e importanti, come quello delle adozioni delle coppie omosessuali. Non nego che siano dei problemi che pongono dei quesiti: è giusto porseli ma non stigmatizzando, discriminando o assumendo atteggiamenti che possono essere fortemente retrogradi, ma semplicemente cercando di governare il fenomeno con delle leggi adeguate a un Paese come il nostro, civile, progressista e che ha fatto tante conquiste importanti a partire dalla legge sull’aborto, sul divorzio che non dovrebbero essere messe in discussione”. (AdnKronos Salute)