ISTANBUL, 28 MAR – “Santa Sofia non sarà più un museo. Il suo status cambierà. La chiameremo moschea”. Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan, a tre giorni dalle elezioni amministrative in tutta la Turchia. “Chi resta in silenzio quando la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, (dove si predica la jihad contro l’Occidente, ndr) viene attaccata, calpestata, le sue finestre vengono rotte, non può dirci cosa fare con lo status di Santa Sofia”, ha aggiunto in un’intervista tv.
Dopo essere stata una basilica cristiana per quasi un millennio, Santa Sofia – uno dei monumenti simbolo di Istanbul – divenne una moschea con la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453. Dopo la creazione della Repubblica, Mustafa Kemal Ataturk nel 1935 la trasformò in un museo. Non è la prima volta che Erdogan lancia questa proposta. In passato, aveva già utilizzato la promessa prima di tornate elettorali difficili, pur senza mai intraprendere alcuna iniziativa concreta per riportare Santa Sofia allo status di luogo di culto islamico.
Il religioso palestinese Abu Taqi Al-Din Al-Dari nella moschea Al-Aqsa (Gerusalemme): ”la Francia diventerà un paese islamico attraverso la Jihad; L’intero mondo sarà soggetto alla regola islamica”.