ROMA, 27 MAR – “Nel ’94 la proposta non poteva essere solo progressista, ma doveva essere di centrosinistra, dopo la sconfitta delle elezioni politiche (vinte dalla nuova Forza Italia di Silvio Berlusconi, ndr) e il dibattito alto – iniziato non dopo un anno, ma dopo una settimana – che seguì le dimissioni di Occhetto da segretario Pds.”
“Nel ’96 infatti poi vince una sinistra che non pretende di essere autosufficiente, ma costruisce alleanze, non demonizza la destra, lavora per presentarsi come alternativa di governo. Vincemmo tornando a fare politica, senza miti plebiscitari di autonomia”. Così Massimo D’Alema, parlando delle vicende di 25 anni fa a un convegno all’università Lumsa a Roma. (ANSA)