ROMA, 23 MAR – Un centinaio di persone sono rimaste uccise in un attacco di una trentina di uomini armati delle milizie Dogon nel villaggio di etnia fulani a una ventina di chilometri a sudovest di Bankass, in Mali. Lo riferiscono i media locali, citando dei testimoni secondo i quali il villaggio sarebbe stato completamente raso al suolo.
Gli assalitori sarebbero entrati in azione alle 5 di mattina sparando “su tutto ciò che si muoveva, anziani, bambini, donne incinte”. Una quarantina in feriti. Altre fonti parlano di una sessantina di morti.
Dal 2015, i gruppi jihadisti hanno progressivamente aumentato la loro presenza nel Mali centrale, uccidendo molti civili e funzionari governativi, oltre ad essersi macchiati di innumerevoli abusi. La loro presenza nell’area e il successivo reclutamento tra le loro fila di pastori fulani, ha infiammato le tensioni con le comunità bambara e dogon, portando alla formazione di gruppi di autodifesa con una forte connotazione etnica.
Gli insediamenti Dogon sono stati istituiti in questa regione dopo la decisione collettiva delle tribù di spostarsi nel deserto piuttosto che abbandonare i loro dei ed essere costretti a convertirsi all’Islam. La comunità doveva anche stare in guardia contro i mercanti di schiavi, perché, in quanto miscredenti, erano obiettivi legittimi da prendere e vendere come proprietà.